L'ha detto... Italo Calvino
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino, Le Città Invisibili
Una domanda resta però aperta. Oltre a cercare e dare spazio a ciò che non è inferno, è nostro compito anche cercare di trasformare ciò che è inferno in qualcosa di migliore? Dobbiamo accontentarci di ciò che troviamo di buono o dobbiamo cercare di rendere buono anche quello che buono ancora non è? E' mia convinzione che in tutti noi, anche nella persona peggiore, ci sia un germe da cui far nascere qualcosa di buono.
Antonio Saccoccio
Italo Calvino, Le Città Invisibili
Una domanda resta però aperta. Oltre a cercare e dare spazio a ciò che non è inferno, è nostro compito anche cercare di trasformare ciò che è inferno in qualcosa di migliore? Dobbiamo accontentarci di ciò che troviamo di buono o dobbiamo cercare di rendere buono anche quello che buono ancora non è? E' mia convinzione che in tutti noi, anche nella persona peggiore, ci sia un germe da cui far nascere qualcosa di buono.
Antonio Saccoccio