I quattro modi della politica
Si fa un gran parlare di politica. Il più delle volte si finisce con uno squallido teatrino, in cui luoghi comuni si rincorrono senza fine. Da una parte e dall'altra.
Vorrei qui proporre una classificazione generale che ho ideato sulla base dei differenti approcci che un politico può avere nell'esercizio delle sue funzioni.
La politica si può fare in 4 diverse maniere, che si possono così elencare in ordine decrescente di valore:
1. a favore di qualcosa (Chi crede in un ideale/progetto e vuole realizzarlo)
2. contro qualcosa (Chi crede nocivo un ideale/progetto e vuole eliminarlo)
3. a favore di qualcuno (Chi vuole favorire alcune persone)
4. contro qualcuno (Chi vuole distruggere alcune persone)
Questa classificazione è il risultato dell'azione di 2 parametri combinati:
a) è sempre meglio proporre qualcosa piuttosto che distruggerne un'altra (quindi è preferibile essere "a favore" piuttosto che "contro")
b) la vera politica ha per oggetto le cose da fare e non le persone che la fanno (è preferibile quindi il "qualcosa" al "qualcuno").
Vorrei qui proporre una classificazione generale che ho ideato sulla base dei differenti approcci che un politico può avere nell'esercizio delle sue funzioni.
La politica si può fare in 4 diverse maniere, che si possono così elencare in ordine decrescente di valore:
1. a favore di qualcosa (Chi crede in un ideale/progetto e vuole realizzarlo)
2. contro qualcosa (Chi crede nocivo un ideale/progetto e vuole eliminarlo)
3. a favore di qualcuno (Chi vuole favorire alcune persone)
4. contro qualcuno (Chi vuole distruggere alcune persone)
Questa classificazione è il risultato dell'azione di 2 parametri combinati:
a) è sempre meglio proporre qualcosa piuttosto che distruggerne un'altra (quindi è preferibile essere "a favore" piuttosto che "contro")
b) la vera politica ha per oggetto le cose da fare e non le persone che la fanno (è preferibile quindi il "qualcosa" al "qualcuno").
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Tutto questo a livello teorico. Ma in pratica quali politici rientrano nei quattro gruppi succitati?
Questo blog non si è mai addentrato in questioni specificamente politiche. Tuttavia sulla base di questa teorizzazione crede sia giusto arrischiare un giudizio.
GRUPPO N. 4
Il gruppo peggiore è ovviamente il n. 4 e vi rientrano da sempre tutte le ideologie centrate sull'odio: storicamente abbbiamo i comunisti-classisti (che diffondono l'odio per la classe ritenuta padrona), e i nazisti-razzisti (che diffondono l'odio per le razze ritenute inferiori).
Attualmente in Italia abbiamo in questo gruppo larga parte dei partiti eredi dell'ideologia marxista (Cossutta, Diliberto, Angius in primis, ma anche Pecoraro Scanio, D'Alema, Fassino, Veltroni e tutti coloro che si sono adoperati per fomentare l'odio anti-berlusconiano).
A questo gruppo si aggiungono altri personaggi inquietanti legati alla Lega Nord (Borghezio per citare il più noto), che giocano pericolosamente sull'ostilità popolare nei confronti delle minoranze etniche e religiose presenti nel nostro paese.
GRUPPO N. 3
A questo gruppo appartengono purtroppo larga parte dei nostri politici. Purtroppo il nostro sistema è clientelare. I politici sanno che per essere eletti bisogna appoggiarsi a particolari gruppi di interesse e così la sinistra cerca consensi tra gli operai e gli insegnanti, la destra tra gli imprenditori e i liberi professionisti. Tutto questo è assai squallido e deleterio perchè contribuisce a spaccare la società.
Lo stesso Berlusconi appartiene a questo gruppo. Quando è sceso in campo nel 1994 è stato evidentemente per difendere il suo gruppo (e chi aveva interessi simili) dalla valanga comunista che stava per abbattersi sul nostro paese dopo la scomparsa del PSI e della DC.
GRUPPO N. 2
Il presidente Berlusconi appartiene anche a questo gruppo. Chi non ricorda infatti il suo motto "Noi siamo anti-comunisti". Essere contro un ideale che si ritiene negativo per la società è cosa lodevole, ma bisogna pur sempre proporre poi qualcosa di più. In questo il cavaliere non è finora riuscito pienamente e quindi non appartiene al
GRUPPO N. 1
Questa è la vera categoria della politica: pensare a quanto di meglio c'è per la società e cercare di conseguirlo.
A questo gruppo purtroppo non mi sento di legare con certezza qualche nome della politica nostrana. Forse in qualche caso possono appartenere a questo gruppo i radicali, che in nome delle loro idee hanno combattutto battaglie civili senza mai badare a calcoli elettorali.
A questo gruppo potrebbe appartenere anche una persona come Bertinotti, che crede fermamente nel suo ideale, ma che però è anche pienamente inserito nel gruppo n. 3, perchè la sua è una visione politica chiaramente a favore di una sola parte sociale.
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In conclusione qual è per me il politico ideale? E' un uomo che non deve avere nulla a che vedere col gruppo 4, dei gruppi intermedi può avere qualcosa (n. 2 e n. 3), ma deve appartenere innanzitutto e soprattutto al gruppo 1.
Ad maiora
Antonio Saccoccio