LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

lunedì, agosto 30, 2010

i moderati sono tutti conservatori

Ho sempre avuto l'impressione (prima istintiva, poi sempre più lucida e chiara) che i cosiddetti moderati (o chi fa professione di moderatismo) siano individui viscidi e pericolosi.
Ho passato una vita a sentire fastidio verso frasi come "la verità sta sempre nel mezzo", "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace", "non sbilanciarti mai", "ricorda il giusto mezzo" e altre stupidaggini (non a caso confluite spesso nel nostro sciocchezzaio presentista).
Il problema non è tanto costituito dalle masse che fanno uso di tali frasine da venditore, perchè alle masse sono rimaste solo queste frasine da comprare e rivendere al primo che capita (vedi il citazionismo dilagante sul web e nostra conseguente operazione citazioni virali). Le masse, se restano masse a rimorchio e sostegno del sistema, non hanno potere. Il problema diventa per noi un pericolo nel momento in cui questo presentismo d'accatto è sbandierato dai ceti dominanti. Perchè l'uso di tale moderatismo ha un preciso compito: non cambiare mai nulla.
I moderati sono tutti conservatori. E oggi essere conservatori è molto grave.
Non tocca a noi ricordare la realtà penosa che abbiamo creato in millenni di evoluzione. E' sotto gli occhi di tutti. Basta fare una passeggiata nel centro storico di Roma, Firenze o Venezia, basta entrare in un qualunque centro commerciale, basta andare allo stadio, basta entrare in un museo o in una sala da concerto.
Ora, di fronte a questo i moderati cosa hanno da dire? Nulla. Più o meno va tutto bene per loro. Va sempre tutto bene. Perchè i moderati non vedono ciò che hanno attorno. Pochi (i più furbi) qualcosa vedono, ma fanno finta di non vedere per convenienza personale.
Immersi nel presentismo più sfrenato, i moderati vedono il 5% della realtà, arrivano a concepire al massimo il problema del litigio con la moglie/fidanzata (proprio come accade in Beautiful), del figlio che prende un 4 a scuola (ma va bene così, la professoressa è tiratissima di voti, è la migliore della scuola infatti), della Roma che pareggia in casa con il Cesena (per fortuna poi la Juve e la Lazio hanno perso il giorno dopo!), di quegli odiatissimi politici stupidi e corrotti che tolgono il potere a quegli altri così onesti e puri.
Questo è il moderato. Peggio di una povera bestia con i paraocchi.
Il moderato è il banale.
Il moderato è il semplicismo che diventa saggezza.
Il moderato è il relativismo trasformato in castrazione di pensiero.
Il moderato è fare sempre il serio, perchè chi ride è uno scellerato.
Il moderato è un libro già letto da tutti che vuol continuare a vendere copie.

Ma noi siamo con i tanti che vogliono scrivere libri nuovi.
Il Net.Futurismo è per questo avanguardia di massa.
Che ognuno dica e scriva ciò che ha da dire senza paura e senza censura.
Meglio una sola spontanea pura parola che mille chiacchiere moderate.
Meglio un CHE SCHIFO! indignato che mille volgari giri di parole.
Noi siamo con chi ci prova. Provarci oggi è un dovere.
Chi ci prova vince sempre.

Antonio Saccoccio (ci prova ci prova ci prova vince rivince stravince)

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sabato, agosto 14, 2010

ignovili sottoanimali

Vili. E meschini. Siamo tutti troppo vili e troppo meschini.
Troppo interessati. Troppo preoccupati. Troppo presi nelle nostre misere meschine mediocrissime occupazioni. Dovremmo occuparci di tutto ciò che è alto grande ideale visionario. Solo in questo modo potremmo sensare la nostra esistenza.
E invece siamo qui ad occuparci di meschinità. Di miserie. Di interessi. Di calcoli. Di faccenducole insignificanti. Siamo piuccheanimali che si comportano da sottoanimali. Ignovili sottoanimali. Ci preoccupa troppo ciò che vediamo e ascoltiamo, ciò che mangiamo e beviamo, dove dormiamo, i soldi che abbiamo, le donne e gli uomini che possediamo. Ci preoccupa la stima degli altri, ci preoccupa farci una posizione, ci preoccupa non farci criticare.
Il nostro mondo esige e pretende di essere costruito e continuamente ricostruito. Rifondato. Il nostro mondo ha bisogno di idee immense e immensificanti. E noi cosa diamo al nostro mondo? Diamo - al massimo – opinioni miserabili e immiserenti. Misere e vili opinioni. Magari opinioni neppure nostre, ma dettate dal nostro vigliacchissimo (ignovilissimo!) adeguamento al senso comune.
Il coraggio. Il coraggio è ciò che manca. Il coraggio è il discrimine. Il coraggio è ciò che fa paura. Il coraggio è il termine che non vogliamo neppure sentir pronunciare.

Coraggio è forza. Coraggio è fiducia. Coraggio è vita. Coraggio è cuore.

Coraggio è rischio. Coraggio è sfida. Coraggio è convinzione. Coraggio è invenzione.

Coraggio è sbilanciarsi. Coraggio è spingersi sempre un po' più in là. Coraggio è tentare l'intentato.

Coraggio è strafottersi della paura. Strafottersi del pericolo. Strafottersi dell’opinione vigliacchissima dei molti pronti ad assalirci per difendere il privilegio di essere meschini.

Anch'io! Anch’io sono troppo vile e troppo poco coraggioso. Anch’io troppo meschino. Ancora pieno di troppi borghesissimi lacci che mi legano al rispetto di chissà quali doveri e obblighi sociali e culturali. Ancora pieno di timori, preoccupazioni, interessi.
Inutile sentirsi coraggiosi perché vediamo la viltà negli altri. Chi ci sembra vile è solo più vile di noi. Ma anche noi (anch’io!) siamo (sono!) costantemente immiseriti (I-m-m-i-s-e-r-i-t-O!) dalla meschinissima viltà.

Ma presto la finirò, troverò il coraggio per smetterla di far parte dell'ignovilissima schiera sottoanimale. Presto tutti la finiremo con questa miserabile esistenza.

Antonio Saccoccio (poco saggiamente proteso verso il limite piuccheanimale)

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