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IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

martedì, aprile 12, 2011

Presentismo: ultima deriva dell'uomo medio contemporaneo

PRESENTISMO

ULTIMA DERIVA DELL’UOMO MEDIO CONTEMPORANEO


Nel corso del Novecento il passatista è stato un padre autoritario, dogmatico, pedante fautore di un sapere rigido e monolitico, di un vivere serioso, doloroso e sacrificato.

Nei primi anni del secolo scorso il passatista generò figli coraggiosi (futuristi, dadaisti), che tentarono di reagire, ribellandosi temerariamente alla volontà paterna. Furono momenti intensi di grande fervore ideale, ma dopo qualche tempo si volle tornare all’ordine e ai rassicuranti valori della tradizione e il passatista tornò a dominare la scena, quasi indisturbato. Nella seconda metà del secolo, con l’avanguardia ridotta quasi ovunque a solitaria sperimentazione da laboratorio, il passatismo è stato padrone incontrastato, dominatore assoluto.

Ma con l’avvicinarsi del nuovo millennio è nato e si è diffuso uno dei fenomeni sociali e antropologici più inquietanti da secoli: il presentismo. Prepotente, dilagante in ogni ambiente e ceto sociale, strisciante e irriducibile. Alla base del presentismo c’è l'ignoranza o il fraintendimento di tutte le svolte epocali (e potenzialmente positive) dell’ultimo mezzo secolo. L’ermeneutica, il postmodernismo, la globalizzazione, il pensiero debole, la fine della filosofia, la fine dell’arte, e soprattutto la rivoluzione neo-tecnologica che ci ha regalato i media partecipativi reticolari interattivi: tutto è passato sotto silenzio o è stato integralmente stravolto. È evidente che ognuna di queste svolte porta con sé una ristrutturazione profonda del nostro modo di pensare, comunicare, apprendere, relazionarci, vivere. Ed è altrettanto evidente che nella seconda metà del Novecento in pochi hanno compreso queste rivoluzioni epocali: la maggioranza ha continuato a far finta di nulla restandone travolta. E così quello che era stato un passatista quasi sempre è diventato, negli anni del passaggio di millennio, un presentista. L’uomo medio, l’uomo massa sprovvisto di senso critico a causa di un sapere appreso da sempre in modo trasmissivo e autoritario, si è smarrito nel liquidissimo mare globale postmoderno, perdendo anche quel sapere che gli era stato garantito dal sistema chiuso e sicuro del secolo scorso. Ecco così, in pochi anni, il mondo popolarsi di presentisti, figure che necessitano obbligatoriamente una descrizione più completa.


IL PRESENTISTA: RITRATTO

Il presentista è riconoscibile perchè prende il mondo così com'è. Non si è mai posto e mai si porrà il problema di un modo alternativo di intendere e condurre la propria esistenza.

Il presentista è un passivo recettore del già dato, del già affermato, del già visto e del già sentito. Se si prova a stimolarlo, puntualmente risponderà: "Il mondo va così. Che vuoi cambiarlo tu?".

Il presentista è sostanzialmente un ignorante: ignora la storia dell'umanità, del pensiero, delle culture. E per questo non è animato neppure dall'unica idea che tiene in vita il passatista: il culto del passato, della grandezza del passato.

Il presentista è il frutto peggiore dei nostri tempi: ha rinnegato anche lo studio e lo sforzo conoscitivo perchè ritenuti inutili e quindi si lascia risucchiare dagli eventi contemporanei senza avere le chiavi minime per decifrarli ed opporvisi.

Il presentista si riduce all'edonismo più imbecille, al carpe diem più avvilente, alle mode più tristi, ai compromessi più meschini, al vivacchiare alla giornata senza alcun reale stimolo o progetto per il futuro.

Il presentista è apatico, rinunciatario, noioso e annoiato, deprimente e depresso, arrendevole e arrivista, ignorante, cialtrone, affarista, carrierista, utilitarista.


COME SUPERARE IL PRESENTISMO

AVVISO AI PASSATISTI CHE DISPREZZANO I PRESENTISTI

Una cosa i passatisti farebbero bene a comprendere: i loro continui appelli a tornare ai “vecchi e sani valori”, ai “bei tempi andati”, al “rispetto delle regole”, al “rigore”, alla “severità” non susciteranno mai il minimo fascino nelle menti dei presentisti.

Il presentista non tornerà più indietro, non tornerà mai al passatismo perché per lui il passatismo è cupo, serioso, lento, pesante, noioso (ed è questa l’unico merito che riconosciamo al presentista).

Il presentismo può essere curato solo con dosi massicce di avanguardismo (si consiglia sempre una dose minima di net.futurismo).

Il presentista teme il net.futurista perchè vede in lui un altro ribelle, e vede il fratello ribelle che ce l'ha fatta a trovare la strada vincente. Un ribelle vivo vivace frizzante raggiante PERFORMATIVO SEMPRE.

Il presentista passerà nei prossimi anni dal timore per il net.futurista al rispetto, alla stima, e quindi all'ammirazione. E sarà un’ammirazione fraterna.

Il presentista ha solo bisogno di capire qual è la via della ribellione.

E la via è il Net.Futurismo, unica avanguardia contemporanea capace di andare oltre l'inerzia l'apatia la depressione la rassegnazione e la liquidità presentista.


SINTESI PROSPETTICA NET.FUTURISTA

I passatisti sono seri o incazzati.

I presentisti sono depressi o irrequieti.

I net.futuristi ridono ridono ridono.

www.netfuturismo.it

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