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sabato, febbraio 20, 2016

ENDEKALOGO MARINETTIANO


ENDEKALOGO MARINETTIANO

Manifesto antologico disarmonico prospettico in elastico contrappunto ideale per l’ingigantimento dell’umanità futura

1. L’umanità cammina verso l’individualismo anarchico.

Alternativa estrema all’odierno avvilente individualismo di massa.

2. Siamo intraprenditori di demolizioni, ma per ricostruire. Sgombriamo le macerie per poter andare più avanti.

Tutti compressi schiacciati asfissiati: conseguente necessità di demolire strutturalmente
l’esistente. Ogni tentativo di riforma vano. Siamo barbari superiori: distruggiamo per rigenerare e prepariamo il mondo nuovo.

3. Bisogna distruggere l’ossessione della ricchezza.

Bisogna ridicolizzare i servi del denaro.

4. Noi vogliamo combattere contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.

Opportunismo principale veleno italiano. Incapacità di costruirsi una vita con le proprie forze, assenti le grandi passioni e spinte ideali. Tentativo di servirsi delle relazioni umane per il proprio tornaconto. Utilitarismo fratello spirituale dell’opportunismo. Vltà madre di entrambi.

5. Creare vivendo. Talvolta contraddirsi. Affermare, slanciarsi, battersi, resistere, riattaccare! Indietreggiare mai! Marciare non marcire!

Affermazione spavalda e temeraria della propria unicità, del proprio coraggio, del proprio ideale.

6. La terra rimpicciolita dalla velocità. nuovo senso del mondo. Gli uomini conquistarono successivamente il senso della casa, il senso del quartiere in cui abitavano, il senso della città, il senso della zona geografica, il senso del continente. Oggi posseggono il senso del mondo; hanno mediocremente bisogno di sapere ciò che facevano i loro avi, ma bisogno assiduo di sapere ciò che fanno i loro contemporanei di ogni parte del mondo. conseguente necessità, per l’individuo, di comunicare con tutti i popoli della terra. conseguente bisogno di sentirsi centro, giudice e motore dell’infinito esplorato e inesplorato. Ingigantimento del senso umano e urgente necessità di fissare ad ogni istante i nostri rapporti con tutta l’umanità.

Immensificazione della sensibilità umana per effetto delle rivoluzioni tecnoscientifiche.
Cosmopolitismo e nomadismo di scoperta (non omologante!).
(vedi anche Herbert Marshall Mcluhan)

7. Io v’insegno a disprezzare la morte, a nutrirvi di pericolo, a rischiar la vita, come fate, per un’idea, per uno sguardo, per uno spettacolo!

Le belle idee per cui si muore. condizione oggigiorno estremamente circoscritta,
considerando la scarsità di idee circolanti.

8. A Mommsen e a Benedetto Croce opponiamo lo scugnizzo italiano.

A Hobsbawm e Umberto Eco opponiamo il troll della rete globale.

9. Bisogna dare a tutti la volontà di pensare, creare, svegliare, rinnovare, e distruggere in tutti la volontà di subire, conservare, plagiare.

Splendente utopia per la futura liberazione del genere umano da professoralismo psittacismo sgobbonismo servilismo. nel frattempo salviamo dalla vile dittatura della maggioranza i pochi che ancora pensano, creano e rinnovano. Saranno quei pochi a preparare l’utopia.

10. Il fiuto, il fiuto solo, basta alle belve!

Il calcolo, il calcolo solo, resta ai sotto-animali!

11. Non v’è più bellezza se non nella lotta.

Nulla è bello se non si nutre di agonismo. In altre epoche, forse, lottare potrà essere superfluo, ma per noi che viviamo sopraffatti da istituzioni soffocanti e mortifere la capacità di lottare è l’unica imprescindibile per poter sperare in un futuro differente.

11 + 1. Bisogna sputare ogni giorno sull’Altare dell’Arte!

L’Arte è una truffa.
(vedi anche Dada e Internazionale Situazionista)

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